Curadora de Exposiciones
«Galería de Arte de Vía Margutta» Roma
Rinunciando ad ogni richiamo alla realta naturale oggettiva, Maria Virginia Farah sfida l´immagine del mondo per counicare oltre il limite del segno e ritrovare le forme nelle quali vive lánima. Rifiuta la rappresentazione delle apparenze naturali e le sostituisce con linee, figure, colori o materiali non tradizionali ordinandoli secondo ritmi e contrasti indipendenti da ogni riferimento esterno. Ció non significa che l´artista non s´ ispiri piu al mondo che la circonda o ai sentimenti, ma soltanto che esprime la propria sensibilita in maniera diversa servendosi liberamente delle forme e dei colori.
Le sue opere sono una sntesi delle lezioni dei grandi maestri contemporanei, da Kandinsky a Miró, da Klee a Dalí, ma c´é una ricerca molto personale dell´astrattismo e del surrealismo caratterizzata da una visione poeticamente sempplificata e fiabesca degli impulsi della memoria e dell´inconscio che vengono codificati in segni elementari a volteinquietanti a volte gioiosi.
Tutto é equilibrio nelle tele di Maria Virginia. La sua pittura vive del repporto fra spazio e colore. L´armonia della composizione diventa gioco intellettuale con le forme che si aprono a pulsioni centrifughe e centripede secondo uno schema d´ordine classico.
I colori, a volte aggressivi di lontana radice fauve, hanno una valenza simbolica: i suoi rossi, verdi, gialli, blu esprimono felicitá, nostalgia, ribellione, tenerezza… e a loro Maria Virginia Farah affida tutte le eccitazioni comunicative.